Chi tene ‘o mare s’accorge ‘e tutt chell ‘e succede..
Pino Daniele
“Arrivavano su navi stracolme dopo giorni di traversata, e quando finalmente avvistavano terra erano esausti e stremati, grati di avercela fatta, disperati per ciò che si erano lasciati alle spalle.
Per accoglierli vennero costruiti edifici con mense, dormitori, ambulatori, lavanderie, uffici, sale bagagli.
Stanze di detenzione.
A parte i negozi niente pareva diverso da una piccola città di frontiera.
Al ritmo di 3.500 al giorno, transitavano dall’isola persone che avevano viaggiato in condizioni terribili, umane o semplicemente accettabili.
Gli ultimi due, quelli di Prima e Seconda classe, venivano ispezionanti direttamente sulle imbarcazioni, in un grande porto del Continente, mentre gli Altri, quelli di Terza, venivano ospitati nelle strutture edificate appositamente per Loro.
Un “Triage” si, del reddito pro-capite lordo.
In pochi secondi veniva deciso chi tra loro avesse titolo a rimanere.
Si ispezionavano principalmente occhi, denti, epidermide.
Si ricercavano sintomi di infezioni, malattie contagiose, disabilità intellettive.
Segni di abnormità mentali.
Tutto non durava che pochi secondi: giudizi di valore, forza, abilità al lavoro, che poco avevano a che fare con visite diritti e salute.
L’uomo delinquente, La donna criminale, non erano insulti, ma Manuali diagnostici.
Antropologia criminale, Positivismo scientifico, Anomalie genetiche, Patologie ereditarie.
Teorie deterministe, il loro autore radiato, il suo pensiero mai del tutto deposto.
In un gran numero di casi la sola persecuzione religiosa era motivo valido all’accoglienza.
Una prima ondata fuggì da leggi speciali, una seconda da persecuzioni rosse.
Altri, la maggior parte, dalla povertà che non conosce dio né misericordia di sorta.
Migranti economici, li chiamavano.
Spesso per motivi di salute respinti, i figli di quelli a cui non veniva riconosciuto il diritto di continuare a sperare furono accolti in camerate, sfamati, scaldati e iscritti a scuole dove imparare la nuova lingua.
Qualcuno di loro ricevette premi per le proprie ricerche.
Nobel per Medicina, Fisica, Scienze umane.
Proventi della vendita di esplosivo risarcivano il genere umano dei caduti di guerre, incidenti, lavoro.
Progresso.
Saranno ricordati nei secoli per migliaia e milioni di vite salvate, per scoperte che faranno della conoscenza umana qualcosa di un po’ meno nebuloso ed incerto, allargando il concetto stesso di spazio infinito.
Piantata al centro dell’isola, approdando dal blu del mare infinito, viandanti del deserto improvvisatisi marinai, genitori inconsapevoli della gloria e delle miserie pronte ad accoglierli, dopo mesi di orizzonti sempre uguali a se stessi riuscivano tra le nebbie ad intravedere i confini del Nuovo Mondo, sinuosi profili di libertà.
Ma non era un miraggio.
Era una statua.”
La lettera, che descrive il fenomeno migratorio dall’Europa all’America, è conservata nel Museo degli Esploratori Spaziali, all’interno della LHR*, la navicella costruita grazie al Fondo Monetario Mondiale costituito dopo la promulgazione della Legge che sanciva lo stop alla produzione e alla vendita di qualsiasi tipologia di arma, di pochi secoli successiva alla comprensione del principio dell’uguaglianza umana.
Tutti i popoli della Terra si ri-unirono allora nella ricerca di ciò che era diverso da loro, d’improvviso attratti dallo stesso concetto che prima li divideva.
Probabilmente scritta da un soccorritore dell’epoca o da un semplice testimone dei fatti, si riferisce alle vicende che si svolsero ad Ellis Island, dove in poche decine di anni a cavallo del ‘900 transitarono oltre 20.000.000 di esemplari Umani Europei, tra cui tedeschi e italiani, di religione ebraica musulmana o cristiana, 8.000.000 dei quali accolti dalla sola città di New York.
Le progenitrici della nostra specie, soccorse dai nostri antenati durante una tempesta cosmica, decisero di portarla con loro come portafortuna, mentre solcavano mari celesti augurandosi di trovare ad accoglierli in altre galassie popoli con un’alienità almeno simile.
Pianeta Primo, 16’ mese dell’anno 3023
Marco Randisi
* Last Human Resource
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